“Amo lo sguardo tra la bambina e la pantera , dove la bambina pare voglia quasi dimostrare affetto e amicizia all’animale. La bambina con la padella sotto braccio, perché nel guardarla Andrea ha visto una surfista e questa intuizione ha dettato il seguito della storia. La mano del papà sulla testa della bambina, come a proteggerla e a farla crescere piano. La bambina acrobata nel buio …quando l’unico suo punto di appiglio è proprio la coda della pantera. Quando andiamo da soli nel mondo, quando decidiamo di affrontarlo uniamo i puntini sparsi nello spazio, come i disegni sull’enigmistica. Sono per me i punti tracciati dalle nostre geografie affettive e dai punti di riferimento che ci scegliamo“. Mara Cerri, dall’intervista gentilmente concessami.
Oggi su “Le Nuove Mamme” è uscito il pezzo dedicato a La pantera sotto il letto di Andrea Bajani e Mara Cerri. Mi sono innamorata di questo libro, di questa modalità affascinante e non comune di approcciarsi – con le parole e con le immagini – ad un tema molto sviscerato come quello della paura del buio. Ciò che mi ha colpito, infatti, è il tocco – serio e gentile – con il quale gli Autori hanno raccontato questa paura: conservando sino all’ultima pagina il rispetto per questo “fantasma” della psicologia infantile, senza cercare di edulcorarlo con pensieri zuccherosi, senza tirare fuori mostri, ma scegliendo una metafora potente, flessuosa e affascinante come quella della pantera, nera e silenziosa come la notte.
Sono veramente grata di aver vissuto questa esperienza emozionante, un’esperienza che – per fortuna – sarà sempre lì, ad attendermi, ogni volta che prenderò in mano il libro.