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"Io dico per te luna, io dico per te sole, Io chiamo per te il mondo con le mie poche parole…" (Bruno Tognolini)


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Il re che non voleva fare la guerra

Re Fiorenzo non era un sovrano come tutti gli altri. A lui non interessavano potere, ricchezze e conquiste.
Fare la guerra?
Macchè. Proprio non se ne curava.
I suoi consiglieri avevano un bel daffare a convincerlo: Fiorenzo non voleva alcun esercito.

Del resto, a cosa serve un esercito se non si hanno dei nemici?

Molto meglio rilassarsi, fare delle belle passeggiate in mezzo alla natura…

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Un brutto giorno, tuttavia, il re fu costretto a partire per la guerra. Radunò un improbabile esercito di giovani sudditi che non sapevano nulla di armi e strategie militari e iniziò ad attraversare un regno dopo l’altro.

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Ad ogni tappa, invece di conquistare nuovi territori, perdeva uno dei suoi soldati. Il contadino, infatti, decise di restare in un regno dai vasti campi da coltivare; la giovane cuoca si stabilì in quello ricco di dolcissimi frutti…

Alla fine, giunto a Finimondo, re Fiorenzo rimase solo, o almeno così credeva. Davanti a lui, lo spettacolo di un’alba indescrivibilmente bella.

In realtà, non era l’unico ad ammirare quella meraviglia… Forse, alla fine del suo lungo viaggio, Fiorenzo aveva finalmente trovato un amico. Sicuramente, aveva imparato qualcosa di molto, molto importante.

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Quando tornò a casa, ormai tutto gli era chiaro. Esisteva sì qualcosa di veramente prezioso, ma non si poteva conquistare. Per fortuna!

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Il re che non voleva fare la guerra è un albo edito da Giralangolo nella collana Sottosopra. Quest’ultima è stata ideata da Irene Biemmi, studiosa di pedagogia di genere e pari opportunità. Si tratti di pubblicazioni pensate per contrastare gli stereotipi, per rovesciare i luoghi comuni nell’ambito educativo e non solo.

Impossibile non parteggiare per il pacifico re Fiorenzo, leone mansueto, amante della natura. All’inizio può apparire con la testa fra le nuvole, ma il viaggio di formazione che lo attende lo ricondurrà a casa più consapevole, più saggio.
Le illustrazioni intense e poetiche, pregne di tonalità fiabesche, la rendono una storia adatta ad affrontare le tematiche della guerra e della pace con i più piccoli.

Vi invito a visitare il sito dell’illustratore, Sandro Natalini, e quello dell’associazione di cui fa parte l’autrice Lucia Giustini. Qui la scheda del libro sul sito di Giralangolo.

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