leggo per te

"Io dico per te luna, io dico per te sole, Io chiamo per te il mondo con le mie poche parole…" (Bruno Tognolini)


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Io sono con te

Le storie che hanno degli orsi come protagonisti ci piacciono proprio tanto: hanno un sapore “classico” e un atmosfera confortevole, calda come una tana. Piccola orsa, opera prima di Jo Weaver (suoi il testo e le illustrazioni), ricorda da vicino due libri che io e la mia piccola lettrice amiamo moltissimo: Non dormi, piccolo orso? e Sogni d’oro, piccolo orso di Martin Waddel, con le illustrazioni di Barbara Firth. Anche in quel caso si affrontava il rapporto fra l’orso adulto (Grande Orso) e il cucciolo (Piccolo Orso), in equilibrio fra l’affettuosa tenerezza e una naturale spinta verso l’autonomia.
Qui la storia è declinata “al femminile” e non è difficile immedesimarsi nell’intimo rapporto che rispecchia quello fra una madre e una figlia piccola.

Le illustrazioni di Piccola Orsa, tutte nelle diverse tonalità di grigio,  avvolgono il lettore come una nuvola.

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Elegantissime e poetiche, ma al tempo stesso essenziali. La scelta del bianco e nero contribuisce ad ammantare di tonalità fiabesche l’ambientazione naturale e a suggerire la sacralità della natura stessa, la sua bellezza profonda e senza tempo. L’entusiasmo di fronte alle meraviglie che si dispiegano davanti agli occhi curiosi dell’orsacchiotta è palpabile, ma si avverte anche una sorta di commosso stupore, di consapevole riverenza.

 

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Fa da contrappunto un testo essenziale, grazie al quale si chiamano per nome le cose veramente importanti e si lascia il resto ad una comprensione silenziosa, frutto dell’esperienza vissuta. Da sottolineare la traduzione di Carla Ghisalberti, fine esperta di letteratura per l’infanzia e fra i pionieri della promozione della lettura, autrice dello splendido blog Lettura candita.

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La parola chiave è: “insieme“, più volte ripetuta. Mamma orsa e la sua cucciolotta compiono l’una accanto all’altra questo viaggio di esplorazione alla scoperta del mondo. Grande Orsa è la guida che insegna con l’esempio più che con le parole, attraverso una connessione profonda con la natura e i suoi ritmi. Essa trasmette la meraviglia e l’incanto, la gentilezza e il rispetto, l’autonomia e la cura di sé, ma anche l’attenzione e la prudenza. Sa quando è il momento di lasciarsi andare ai giochi, o quando è opportuno tornare al riparo della propria tana. C’è un profondo rispetto dei tempi, delle stagioni e, quindi, delle fasi della vita.

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La storia si conclude con l’odore della neve che copre la terra e il confortevole tepore della caverna: l’inverno contiene in sé l’attesa fiduciosa del nuovo risveglio.

 C’è un periodo in cui mamme e cuccioli costruiscono quell’attaccamento sicuro, il quale costituisce le fondamenta della futura autonomia. C’è un tempo in cui è giusto e naturale essere sempre insieme, vicini, per saggiare quel mondo che un giorno i piccoli cominceranno ad esplorare da soli. Piccola Orsa narra con delicata naturalezza proprio questa stagione di crescita.

Qui la scheda del libro dal catalogo online di Orecchio Acerbo.


1 Commento

Ammaliate dalla luna

La luna è un soggetto molto affascinante per Pulcetta. Compare spesso nelle nostre storie della buonanotte ed è bello osservarla nel cielo.
Papà, mi prendi la luna, per favore? di Eric Carle è stato per diverso tempo una delle storie più gettonate. Pochi giorni fa, nella biblioteca del suo nido, Pulce ne ha scovato un’altra…

fotoSiamo nella savana ed è scesa la notte. Gli animali sono molto curiosi di sapere quale sia il sapore della luna e muoiono dalla voglia di darle almeno un morso. Essa appare grande e lontana nel cielo; per raggiungerla bisogna che gli animali, dimenticando la loro rivalità, imparino ad unire le proprie forze…

foto(1)Così salgono uno sull’altro. Mentre la luna, divertita, partecipa a quello che crede essere un gioco… allontanandosi ogni volta che uno degli animali sta quasi per toccarla!

foto(2)Ciascuno di essi spera che la luna abbia lo stesso sapore del proprio cibo preferito: foglie di acacia per la giraffa, carne fresca per il leone… Quando il topolino, a sorpresa, riesce a prenderne un pezzetto, lo assaggia e… gnammmm! Sa proprio di formaggio! L’ambito bottino viene spartito fra tutti gli animali, ma ecco che per la tartaruga la luna sa di insalata, per la volpe il sapore è proprio quello di una… gallina!
Nel frattempo la luna, stufa di giocare, si è nascosta. Nell’ultima pagina, scopriamo che un pesciolino ha seguito tutta l’impresa non senza perplessità, dal momento che lui ha scoperto già da tempo come si fa ad assaggiare la luna!

Io mi mangio la luna è un racconto semplice e divertente, con una struttura ripetitiva che piace e rassicura i più piccoli. Una piacevole lettura per accompagnare i cuccioli verso il mondo dei sogni. L’Autore e illustratore, Michael Grejnec, è nato in Polonia ed è vissuto sia negli USA che in Giappone. Per Arka Edizioni ha pubblicato anche Il mio treno e Billy e la tigre.

Michael Grejniec, Io mi mangio la luna, Arka Edizioni, ultima ed. 2013